Non so voi, ma nel corso dell’anno si accumulano sui comodini di casa, sulle scrivanie di lavoro e dentro i Kindle/Kobo etc… tutta una serie di libri che abbiamo comprato, preso in prestito (a volte sull’onda emotiva) e che abbiamo programmato di leggere in estate.
In uno slancio totalmente irrealistico il numero di pagine accumulate supera di gran lunga il tempo delle vacanze (forse si nasconde qui un sano desiderio di dilatazione del tempo).
Pur sapendo quindi che avete già un vostro programma estivo di letture, non resistiamo alla tentazione di far concorrenza a vari siti, influencer e booktoker segnalandovi anche noi alcuni testi utili per confrontarsi e riflettere sul digitale.
Estate vuol anche dire leggerezza, quindi partiamo con “US” di Michele Cocchi: un romanzo che, in modo attento e semplice, ci racconta la storia di tre adolescenti (Logan, Rin, Hud) in difficoltà nel mondo reale e che trovano grazie ad un videogioco un nuovo slancio vitale. Attenti però, il gioco è particolare, vicino a un Battle Royale o a un COD, ma con regole molto rigide e missioni ambientate in eventi storici reali del secolo scorso. E’ necessario costituire una squadra (il gioco ti assegna i compagni) e spesso fare scelte che costringono a riflettere e a schierarsi. Il romanzo funziona, non rischiate di leggerlo con occhi troppo professionali: apre e narra tanti temi della vita degli adolescenti con delicatezza e affetto. Emerge un messaggio semplice ma importante: con una guida, degli amici e una missione tutti possiamo essere eroi nel nostro difficile quotidiano. Il libro ha inoltre il pregio di non demonizzare i videogiochi e di riconoscerne le potenzialità educative, relazionali e formative… Finalmente!
Se siete genitori, insegnanti o educatori che si interrogano su tecnologie e adolescenti è una lettura utile e necessaria.
Spesso sottovalutiamo l’impatto dei consumi culturali nelle nostre vite. Tutti abbiamo libri, film, fumetti e serie Tv che hanno segnato la nostra crescita, i nostri valori, il nostro modo di vedere il mondo. “Vivere mille vite” di Lorenzo Fantoni racconta proprio una biografia scandita dal comparire nell’esperienza di vita (di ragazzo e poi di uomo) di console e giochi elettronici. Una storia dei videogiochi strettamente connessa con una storia di vita, dove si intrecciano analisi tecnica, gameplay ed emozioni. Con una struttura che richiama la logica dei videogiochi: l’ordine dei capitoli può essere scelto dal lettore, che è lasciato libero di “completare la quest” in ordine lineare (dall’inizio alla fine) oppure seguire altre strade, con suggerimenti di percorsi alla fine di ogni capitolo.
Infine, se siete appassionati difensori dei videogiochi oppure se, all’opposto, li ritenete solamente una perdita di tempo, vi consigliamo di leggere le storie raccolte da Viola Nicolucci nel suo “Game Hero”. Il libro fa una cosa semplice e difficile: raccontare la realtà dei videogiochi attraverso storie emblematiche e significative, dove ogni percorso insegue una domanda e cerca di aprire squarci di luce sul mondo del gaming, spesso vittima di stereotipi e narrazioni dettate dal panico morale.
Ecco che allora il gaming diventa spazio di dialogo, incontro, amicizia, lavoro, crescita, costruzione di ricordi, fino ad ipotizzarne un utilizzo concreto per percorsi di salute. Una bella scoperta ed una porta aperta per chi conosce poco questo mondo o per chi da giocatore volesse aggiungere le proprie storie.
Buona lettura e buone vacanze!
Approfondimenti:
US (allarme spoiler)