
Anno 2000: in un mondo ancora privo di smartphone, Youtube e social network nasce ad Alba il Progetto Steadycam, Centro di documentazione multimediale all’interno dell’area prevenzione del Servizio Dipendenze Patologiche dell’ASL CN2. Uno sguardo insieme stabile e in movimento (come quello dato dalla steadycam del cinema) rivolto all’universo giovanile: il centro inizialmente crea una banca dati multimediale video sui temi legati a adolescenza, comportamento a rischio, consumo di sostanze: Allo stesso tempo si inizia a sperimentare un modello innovativo di utilizzo degli audiovisivi negli interventi di promozione e prevenzione della salute, promuovendo riflessione e criticità sui temi dei consumi e degli stili di vita a rischio.
Negli anni Steadycam cresce, costruendo una banca dati, unica in Italia, di oltre 30.000 record e definendo un metodo di lavoro ispirato ai principi della media education, e costruendo uno staff di professionisti formato da operatori sociosanitari del Servizio Pubblico e operatori del privato sociale esperti in comunicazione e produzione video.
L’attenzione ai cambiamenti in atto nei media e della tecnologia porta nel 2010 a ridimensionare l’aspetto della catalogazione e archiviazione per ampliare il raggio d’azione al mondo digitale (Internet, social network, videogiochi). Accanto agli storici interventi di promozione della salute, si sono andati sviluppando interventi e progetti che hanno come oggetto di lavoro i media stessi. Diventa centrale il tema della saggezza digitale, ovvero competenze e criticità rispetto agli ambienti online dove relazioni e informazioni sempre più spesso si vanno a formare.
Oggi il Centro Steadycam partecipa a progetti su scala locale e nazionale, lavorando in rete con altri soggetti pubblici e privati. Propone consulenze e percorsi informativi/formativi a ragazzi, insegnanti, genitori e operatori sociosanitari. Attraverso esperienze interattive Steadycam promuove riflessione e criticità su salute in adolescenza e educazione al digitale, coinvolgendo in modo attivo i partecipanti e creando prodotti mediali per comunicare salute in modo efficace.

Anno 2000: in un mondo ancora privo di smartphone, Youtube e social network nasce ad Alba il Progetto Steadycam, Centro di documentazione multimediale all’interno dell’area prevenzione del Servizio Dipendenze Patologiche dell’ASL CN2. Uno sguardo insieme stabile e in movimento (come quello dato dalla steadycam del cinema) rivolto all’universo giovanile: il centro inizialmente crea una banca dati multimediale video sui temi legati a adolescenza, comportamento a rischio, consumo di sostanze: Allo stesso tempo si inizia a sperimentare un modello innovativo di utilizzo degli audiovisivi negli interventi di promozione e prevenzione della salute, promuovendo riflessione e criticità sui temi dei consumi e degli stili di vita a rischio.
Negli anni Steadycam cresce, costruendo una banca dati, unica in Italia, di oltre 30.000 record e definendo un metodo di lavoro ispirato ai principi della media education, e costruendo uno staff di professionisti formato da operatori sociosanitari del Servizio Pubblico e operatori del privato sociale esperti in comunicazione e produzione video.
L’attenzione ai cambiamenti in atto nei media e della tecnologia porta nel 2010 a ridimensionare l’aspetto della catalogazione e archiviazione per ampliare il raggio d’azione al mondo digitale (Internet, social network, videogiochi). Accanto agli storici interventi di promozione della salute, si sono andati sviluppando interventi e progetti che hanno come oggetto di lavoro i media stessi. Diventa centrale il tema della saggezza digitale, ovvero competenze e criticità rispetto agli ambienti online dove relazioni e informazioni sempre più spesso si vanno a formare.
Oggi il Centro Steadycam partecipa a progetti su scala locale e nazionale, lavorando in rete con altri soggetti pubblici e privati. Propone consulenze e percorsi informativi/formativi a ragazzi, insegnanti, genitori e operatori sociosanitari. Attraverso esperienze interattive Steadycam promuove riflessione e criticità su salute in adolescenza e educazione al digitale, coinvolgendo in modo attivo i partecipanti e creando prodotti mediali per comunicare salute in modo efficace.

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