Libertà

A inizio ottobre i quotidiani italiani hanno rilanciato “l’ultima moda per disintossicarsi dai social” (leggi): un’app che blocca l’accesso a piattaforme social e di messaggistica, per permettere di rimanere focalizzati e concentrati su ciò che si sta facendo. L’app in questione si chiama Freedom (in inglese “libertà”) ed esiste in realtà da parecchi anni: come scrive Il Giornale, però, negli ultimi mesi ha avuto un’impennata di successo, complice il rilancio su social come Tik Tok (gli stessi che l’app permette di spegnere) attraverso l’hashtag #monkmode, “modalità monaco”.

Come i monaci, dunque, “staccare”: dai social, dai messaggi, dai feed, dalle notifiche, dalle mail non lette, dalle quindici finestre aperte mentre scrivi un documento (io al momento ne ho dodici). “Disintossicarsi”, essere “liberi”. 

Per fare che cosa? 

Il sito di Freedom risponde a questa domanda nella sezione “Why Freedom?”: rimanere focalizzati riduce i costi della forza lavoro, migliora la produttività e pure il quoziente intellettivo, ci abitua ad essere meno distratti. Come recita l’invito a provare l’app, Start being more productive today (“Inizia oggi ad essere più produttivo”). 

Insomma, diventiamo liberi di lavorare di più. Sia lode alla performance. Risuonano qui le parole di Alfie Bown, che nel suo libro “Il sogno videoludico” descrive i videogiochi per smartphone (e per estensione tutte le app che richiamano la nostra attenzione) come “una sorta di distrazione la cui funzione consiste nell’instillare un senso di colpa che, dopo un momento di “piacere”, ci fa tornare al lavoro più produttivi, impedendoci così di affrontare la nostra insoddisfazione lavorativa”. Distratti o focalizzati, diamo ragione a Mark Fisher: il capitalismo vince sempre.

Stiamo esagerando? Forse. Il video ufficiale che racconta come è nata l’app Freedom apre (finalmente) il discorso alle relazioni sociali, ricordandoci che la capacità di mantenere l’attenzione ci aiuta a stare meglio con le persone che amiamo. Come spesso discutiamo nelle classi della Scuola Primaria in merito al digitale, il contatto visivo e il prestare attenzione sono imprescindibili per sentirsi considerati e amati. Se una bambina o un bambino regalassero Freedom ai suoi genitori, non lo farebbero di certo per far completare loro più velocemente un file excel.

Gli spot, come sempre, ci aiutano a visualizzare i vissuti collettivi, traducendoli in immagini, musiche, storie. Alla “modalità monaco” risponde Heineken con uno spot del 2022, “The closer”: l’apribottiglie con cui stappi la birra chiude istantaneamente tutti i dispositivi di lavoro. Non si beve più dopo aver staccato dal lavoro, si beve per staccare dal lavoro. E cambiano i messaggi sociali: al bere responsabilmente subentra #workresponsibly. La multinazionale ci ha avvisato: il capitalismo digitale è la vera droga. 

D’altra parte, i monaci e la birra non sono poi così distanti…

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